I cambiamenti climatici e l’impatto sull’ambiente sono evidenti: le conseguenze… un aumento dell’erosione del suolo, una diminuzione della materia organica, la salinizzazione, la perdita di biodiversità, le frane, la desertificazione e le inondazioni.
La crescente crisi ambientale nel pianeta riguarda anche lo sport outdoor?
Premesso che lo sport possa svolgere una rilevante e storica funzione di inclusione sociale, che le diverse discipline sportive outdoor rappresentino un fenomeno sociale in continua espansione con rilevanti effetti positivi sul benessere e salute di chi le pratica e con importanti ricadute economiche, la crescente crisi ambientale nel pianeta riguarda anche gli eventi sportivi.
Lo sfruttamento e/o il deterioramento eccessivo della risorsa rappresentata dalla biodiversità di una data area, causati da attività sportive outdoor non correntemente organizzate, può rappresentare un grande rischio per la sostenibilità ambientale dell’area stessa.
Spesso il rapporto tra attività sportive e conservazione della biodiversità non è sempre facile in quanto, dal punto di vista dei naturalisti ed ecologi, la biodiversità deve rientrare tra gli obiettivi e le variabili ottimizzate nell’esercizio di non poche attività sportive outdoor.
Molte istituzioni internazionali (UN, UNESCO, CIO, SANDSI, ecc.) hanno, già da tempo e sotto varie forme, richiamato l’attenzione degli organizzatori ad una maggiore consapevolezza degli impatti negativi che tali eventi hanno sulla integrità degli ambienti in cui si svolgono ma anche di tutto l’ecosistema.
La mountain bike e la sostenibilità ambientale
In particolare, lo sport delle mountain bike è frequentemente indicato come ad alto impatto negativo sull’integrità dell’ambiente, per alcuni soprattutto da quando è stata introdotta l’e-mtb.
Recentemente è apparso su “Secolo XIX” un articolo che mette in primo piano gli aspetti e le problematiche sopra descritte.
Ma tutto ciò corrisponde a verità??
A sostegno che l’incompatibilità tra sport della mountain bike e la natura sia una visione inappropriata, spesso costituita da pregiudizi o posizioni di parte, si esprimono le seguenti considerazioni:
- da anni esistono linee guida IMBA (International Mountain Bicycling Association) per il “sentiero sostenibile”, dove per sostenibilità si intende sociale, strutturale ed economica in un perfetto equilibrio tra protezione delle risorse ambientali e attività ricreative. Attraverso i corsi di formazione e la letteratura si riesce ad accrescere la conoscenza e la competenza di coloro che praticano poi sul campo attività di trailbuilding&cure a rafforzare l’appropriatezza e l’efficacia degli interventi;
- l’applicazione di strategie (Trail Building Strategy), che descrivono i processi, le modalità organizzative e le procedure operative per creare nuovi sentieri e salvaguardare quelli esistenti, per garantire la massima sicurezza dei fruitori e il migliore utilizzo ponderato delle risorse naturali e non, per minimizzare l’impatto ambientale, riduce o azzera gli errori legati all’inappropriata progettazione e costruzione di un sentiero oppure di un inefficace ed insuffiente intervento di manutenzione e cura, cause principali di fenomeni di erosione del suolo;
- la salvaguardia dei sentieri, multiutenza o dedicati, dipende dalla cultura e dall’educazione al rispetto per l’ambiente e la natura (abbandono di rifiuti da parte di tipologie di utenti diverse, inosservanza delle raccomandazioni per l’integrità del sentiero e delle regole di convivenza tra diversi fruitori);
- molte le associazioni di bikers, tra queste Liguria MTB ASD, svolgono in regime di volontariato interventi di cura dei sentieri e di ripristino di altri, da anni abbandonati, con competenza e rispetto dei criteri per assicurare la sostenibilità degli stessi;
- numerose comunità di bikers spesso rispondono operativamente con le loro attività di manutenzione per sopperire ai casi in cui altri Enti o Autorità Ambientali Istituzionali non riescano a svolgere appieno la custodia dei sentieri.
Si sottolinea infine che l’impatto sull’ecosistema da parte di un tracciato per mountain bike è comunque limitato alla zona di suolo su cui si articola, ben limitata rispetto all’estensione della area circostante in cui avvengono i cambiamenti climatici e l’impatto sull’ambiente.
È comunque di fondamentale importanza favorire il dibattito e l’interazione tra i diversi utenti che praticano sport outdoor, gli organizzatori di eventi sportivi e le comunità scientifiche, le Istituzioni, le Autorità Ambientali ed altri Enti al fine di individuare, sperimentare e promuovere nuovi strumenti metodologici e conoscitivi che consentano una pianificazione più attenta e consapevole degli impatti sulla sostenibilità degli ecosistemi.