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Il sentiero “giusto” per ogni biker

E’ noto come sia indispensabile una grande capacità nella guida quando si affrontano le difficoltà del fuoristrada: la salita e la discesa con forte pendenza, il terreno impervio e disseminato di ostacoli, le curve e i tornanti e quant’altro. Praticare lo sport della mountain bike richiede non solo allenamento e potenza muscolare ma una notevole capacità tecnica a condurre la bicicletta, indispensabile per superare le innumerevoli situazioni in cui viene messo a dura prova l’equilibrio e la conduzione della mountain bike.

Esiste una stretta correlazione tra la capacità tecnica e la morfologia dei tracciati (larghezza, tipo di fondo, pendenza, presenza di ostacoli di varia dimensione, esposizione ed altri possibili pericoli) elementi tutti che definiscono il livello di difficoltà tecnica del sentiero. Questo stretto rapporto tra tecnica di guida e caratteristiche del sentiero viene rafforzata da una ricerca condotta da IMBA Europe e dal gruppo di lavoro del “Progetto DIRTT” (1) volta a fornire una migliore comprensione del tipo di trails che i bikers vorrebbero percorrere.

In particolare è stato fatto un confronto tra le abilità tecniche del biker e le caratteristiche del trail allo scopo di indicare il tipo di percorsi maggiormente frequentati, quindi il tipo di disciplina praticata, e la loro efficacia alla crescita del proprio livello di guida. Riguardo il primo punto risulta che il trail riding è la disciplina più apprezzata, selezionata dal 76% degli intervistati, e che l’enduro è la seconda scelta più popolare, selezionata dal 63% degli intervistati. 

La maggior parte degli appassionati di mountain bike percorre sentieri singletrack più facili o più difficili ma sempre in connessione alla natura: le discese, le varianti di percorso e la qualità dei trails stessi sono comunque gli aspetti tenuti in maggior considerazione. 

Può il trailbuilder determinare ed accrescere il livello di capacità tecnica?

Sicuramente SI!! E’ facilmente intuibile che nel progetto di un sentiero il trailbuilder può avere un forte impatto sul livello delle tecniche di guida necessarie alla conduzione della mountain bike modificando il grado di difficoltà tecnica del trail. Nella fase di progettazione è pertanto molto importante identificare quali saranno i fruitori affinchè il design del percorso risponda alle esperienze di chi lo usa.

Gli appassionati di mountain bike possono essere suddivisi in quattro categorie collegate ad altrettante diverse tipologie di percorso ciascuna delle quali più risponde alle proprie capacità tecniche e che, nell’ambito della singola categoria di biker, solitamente rappresenta i sentieri più divertenti da guidare.

Il trailbuilder può e deve creare sentieri adeguati alla categoria di biker prescelta. Organizzare i trails con livelli di difficoltà differenziati e a flusso diverso, permette inoltre al biker di accrescere e consolidare la tecnica di guida, in pieno controllo e sicurezza.

Può il trailbuilder generare il tipo di “flusso” del percorso?

Gli utenti del percorso sono distinti dai loro mezzi di spostamento (piedi, cavallo, bicicletta), ma anche dalla velocità che è una importante caratteristica peculiare. Il procedere, qualunque esso sia, è bene che abbia una velocità costante (flusso o flow) ovvero senza alcuna interruzione, quest’ultima espressione di una sequenza aritmica di eventi. La mountain bike è guida e la sua confidenza, non solo in discesa ma anche in salita. Si comprende come le interruzioni della confidenza di guida (una curva sbagliata, una frenata ritardata, un ostacolo non superato, un tratto ripido sopravvalutato…) rappresentino quegli eventi che spezzano il flusso… Il “flow“ è sinonimo di “guida attiva” con la quale il divertimento e la soddisfazione arrivano ai massimi livelli!!!

Il sentiero e come esso si sviluppa rappresenta quegli elementi fondamentali per la diminuzione degli eventi che riducono o ostacolano la confidenza di guida. Se ben progettato il traibuilder potrà dare ritmo, fluidità e velocità!! Comprendere il flusso riduce anche l’erosione, i conflitti tra utenti e gli incidenti.

Può il trailbuilder determinare il livello di abilità tecnica?

I livelli di abilità tecnica si basano sulle conoscenze teorico-pratiche dello sport della mountain bike e sulla capacità nella sua conduzione su diversi tracciati. Ad un affinamento delle proprie capacità tecniche di guida corrisponde, in misura sempre più crescente, una ricerca di percorsi via via più complessi e difficili in grado mettere alla prova le nostre abilità e di competere con se stessi e con altri rappresentando la grande sfida!!

Dalla ricerca di IMBA Europe si dimostra quanto si siano ampliate le necessità e le esigenze dei bikers e come il 90% dei diversi utenti vorrebbe migliorare le proprie capacità di guida, ma che il 37% dichiari di non avere a disposizione sufficienti percorsi adatti a facilitare il progresso delle proprie abilità. Intervenendo in fase di progettazione e costruzione sulle caratteristiche del tracciato si è in grado di originare differenti livelli di difficoltà tecnica e quindi il grado di abilità necessaria alla guida.

Compiti del trailbuilder

Oltre a quello di creare tracciati su “misura” dell’utente, un importante compito del trailbuilder è quello di definire e comunicare in maniera oggettiva le caratteristiche del sentiero per aiutare ogni biker a prendere decisioni informate verso l’utilizzo di percorsi adatti alle proprie capacità tecniche e fisiche, la gestione del rischio e la minimizzazione degli incidenti ma anche orientate alla scelta di quei sentieri che facciano progredire le proprie capacità. La divulgazione di questi dati può avvenire attraverso:

  1. descrittori estesi: una descrizione più ampia e dettagliata del livello di difficoltà affinchè l’utente riceva le informazioni indispensabili alla pianificazione del tour e alla definizione del proprio livello di abilità;
  2. descrittori brevi: una descrizione più breve e sintetica delle caratteristiche del percorso, associata al grado di difficoltà tecnica attraverso scala a colori, simboli o sigle. I descrittori brevi devono essere indicati su opuscoli, mappe, totem e sulla segnaletica del percorso al suo inizio. In riferimento alla scala per colori (SC) il colore correlato al grado di difficoltà del tracciato deve comparire sulla segnaletica del sentiero.

In conclusione, un bravo trailbuilder è colui capace di andare oltre la propria visione di biker svolgendo un lavoro prezioso e difficile che, accanto alle competenze tecniche e alla conoscenza del territorio sul quale interviene, è sostenuto da un ideale in mente: realizzare il sentiero “giusto”!!!

  1. Progetto DIRTT (Developing Inter-European Resources for Trail Building Training)”: Napier University di Edimburgo (ENU). 2020; ricerca pubblicata da IMBA Italia 5 Novembre 2020

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