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Bici usata: consigli per l’acquisto – 2° parte

Comprare un usato ci può consentire di acquistare un mezzo di alto livello a basso costo. Categorico è conoscere le parti da sottoporre a minuzioso controllo per investire al meglio in nostri soldi

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Come già detto nell’articolo precedente, saper valutare e controllare la bici durante l’acquisto è fondamentale per “investire” bene i nostri soldi. In questa seconda parte descriviamo cosa verificare dei diversi componenti.

Le Sospensioni

Le sospensioni richiedono una periodica manutenzione che se non viene effettuata può causare malfunzionamenti o danneggiamento delle parti interne.

La prima analisi che bisogna fare è quella visiva, sia sulla forcella che sull’ammortizzatore, per verificare l’integrità strutturale e l’assenza di bozze e crepe sui foderi, sull’archetto ed in prossimità dei forcellini della ruota. Quindi si passa ad un controllo degli steli, alla ricerca di graffi o di segni di usura (zone di scolorimento del trattamento di anodizzazione) indici che la forcella è stata trascurata e probabilmente il suo interno si trova in pessime condizioni.

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Questi segni di usura compaiono allorquando le boccole non hanno più tenuta o sono divenute dure e rigide, secche e screpolate, oppure quando la forcella ha funzionato con olio contaminato o in quantità insufficiente a garantire la corretta lubrificazione.

La seconda verifica è il loro buon funzionamento. Comprimendo semplicemente le sospensioni a mano controlliamo che:

  • le varie regolazioni di escursione, compreso il blocco, e il rebound, oltre alla piattaforma stabile (propedal) dell’ammortizzatore, funzionino correttamente
  • lo scorrimento sia fluido e continuo, senza impuntamenti o eccessivo attrito
  • nell’ammortizzatore, non ci siano rumori che segnalano emulsione dell’olio o ticchettii (boccole consumate)
  • i comandi remoti siano perfettamente funzionanti.

Valutare le condizioni dei raschiapolvere è importante: se sono secchi e screpolati significa che probabilmente non è stata effettuata manutenzione di recente. Verificare infine che non ci sia eccessivo trafilamento di olio, nel qual caso occorrerà sostituire le boccole e i raschiapolvere.

Le Ruote

  • cerchio – La prima cosa da guardare è che il cerchio sia dritto e ruoti centrato. Se la ruota è mal centrata, tirando i raggi, si sistema tranquillamente; se invece è storto il cerchio, questo va sostituito. Per un cerchio in alluminio, verifichiamo che non ci siano bozze sul fianco del cerchio (anomalia molto frequente). Ricercare con molta attenzione zone in cui la vernice del cerchio è screpolata, segno di pregresso raddrizzamento!! Se il cerchio è in carbonio, deve essere ricercata la presenza di crepe che avranno le stesse caratteristiche già descritte per il telaio. I punti critici sono in genere i fori dei nipple ed il bordo su cui tallona la gomma e che impatta sul terreno se la pressione è troppo bassa.

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  • mozzi – Verificare il gioco dell’asse dei mozzi, in particolare quello posteriore. Si afferrano con una mano la ruota posteriore e con l’altra saldamente il telaio: muovendo le mani in direzione opposta tra di loro, in maniera alternata, è possibile accorgersi se esiste del gioco da eliminare. Controlliamo che i cuscinetti scorrano bene, che siano fluidi e che la ruota libera funzioni correttamente. Se qualcosa gratta significa che c’è qualche cuscinetto da sostituire: non è comunque un grave problema ma è un costo aggiuntivo.

La Trasmissione

La cosa da verificare è lo stato di usura di corone e pignoni, catena, movimento centrale, cambio e deragliatore, pedali, consci che la trasmissione è una componente soggetta a forte usura e a vita limitata.

  • corone e pignoni – Verifichiamo visivamente le condizioni accertando che non siano particolarmente consumati o che non abbiano la forma “a pinna di squalo”.

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  • catena – Valutiamo l’usura della catena: per una misura precisa e sicura si deve utilizzare il calibro per catena. Un sistema empirico ma affidabile è il seguente: posizionate la catena sulla corona grande e, afferrando un paio di maglie, tiratele verso l’alto. Se si allunga in modo eccessivo si vedranno i denti della corona, indice che la catena è usurata.
  • movimento centrale – Essendo un componente molto esposto ad acqua e fango, va spesso incontro a malfunzionamento, che si manifesta come un ticchettio ad intervalli piuttosto regolari e a seconda della frequenza di pedalata. Controlliamo che il movimento centrale giri liberamente e non abbia giochi. Per questo afferriamo le due pedivelle in verticale ed esercitiamo un movimento laterale in opposizione, in maniera alternata. E’ consigliabile sempre salire sulla bici per evidenziare problemi di malfunzionamento (comparsa di ticchettio durante la pedalata ad intervalli regolari, specie sotto sforzo) .
  • cambio e deragliatore – Controllare che i deragliatori siano dritti e senza troppo gioco e che funzionino correttamente nella cambiata.
  • pedali – Verificare che i pedali non abbiano giochi sul proprio asse, segno di usura dell’asse e delle boccole.

I Freni

Come prima cosa controlliamo il corretto funzionamento dell’intero impianto frenante (leve, pinze, tubi) e che l’azione sul pompante (leva) non sia pastosa (problema spesso risolvibile con uno spurgo, ma che può essere segnale di malfunzionamenti più gravi). Verifichiamo lo stato dei dischi i quali non devono essere troppo usurati, come la presenza di scalini e di eccessivo assottigliamento, soprattutto al centro.

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La Serie Sterzo, Manubrio e Attacco Manubrio, Sella e Reggisella

Su questi elementi si deve controllare l’integrità strutturale degli stessi.

  • serie sterzo – Non devono esserci giochi (scatto) a ruota anteriore bloccata o rumori durante la rotazione del manubrio, che deve essere fluida; in caso contrario con molta probabilità sono da sostituire i cuscinetti.
  • manubrio e attacco manubrio – Se il manubrio è in carbonio verifichiamo che non abbia preso particolari colpi che potrebbe averlo danneggiato (raccomandazioni per i telai). La prima zona critica è quella dell’attacco manubrio. La seconda è quella dei collarini del cambio e della leva del freno che facilmente possono impattare sul terreno.

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  • sella e reggisella – Un controllo strutturale va fatto sulla, sfilando il canotto per maggiore sicurezza. Nei reggisella in carbonio verificare attentamente la zona collarino: in caso di errato serraggio si possono creare danni strutturali. Per i reggisella telescopici, verificare il loro stato sia dello stelo (raccomandazioni per le forcelle) che del canotto. Inoltre provare il buon funzionamento di tutto il sistema (comando remoto e il perfetto ritorno libero della sella, dalla posizione di abbassamento alla posizione estesa).

Una bici usata non è una bici nuova

Bisogna sempre considerare che una bici usata non può essere perfetta. L’usura fa parte del normale utilizzo e quindi con buona probabilità la bici che andremo ad analizzare potrà non soddisfare tutti i requisiti che abbiamo visto.

Fondamentale è valutare le buone condizioni del telaio e delle sospensioni. I componenti si cambiano ed investendo qualche soldo e con qualche ora di lavoro si può riportare la bici in perfette condizioni. Bisogna solo valutare in maniera precisa l’aspetto economico e sommare al prezzo d’acquisto il costo dei pezzi da sostituire.

 [Crediti | Immagini: mtbforum.it]

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